giovedì 29 maggio 2008

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quasi pronto.
so come arriverò a dresda. per ora è l'unica certezza. il resto è il bello del viaggio.
la bici è pronta. pulita, ingrassata, bagagliata. credo di aver dimenticato tutto quello che dovevo ricordare, e viceversa. ho riempito e montato i bagagli e mi sembra che vada bene. ho tentato di montare un portapacchi anteriore, ma sulla bici da corsa è impossibile. già c'è lo sgancio della ruota che può dare problemi, poi l'attacco del freno non ha abbastanza gioco da farci stare l'attacco del portapacchi. ho rinunciato, ma ho incastrato la tenda nel manubrio, tanto non andrò mai in giro con le mani basse. se dovessero esserci delle discese pericolose, sposterò la tenda dietro per avere libertà di movimento con le mani e riuscire a frenare meglio. ho attaccato il bloster al tubo orizzontale, più avanti possibile. se riesco a manovrare i manettini del cambio, che lo sfiorano, è ok. il risultato è che la bici non è mai stata così bilanciata, per la prima volta l'anteriore non tende a sollevarsi quando non sono in sella.
peccato dover smontare tutto per portarla giù in strada. tanto dovrò di nuovo smontare il bagaglio per caricarla in treno, e smontare anche la bici nel cambio a francoforte.

in questo momento ho solo voglia di pedalare.

ancora da fare:
copia della chiave del lucchetto della tenda
sacchetti ermetici per i vestiti
stampare le carte per i pezzi mancanti
tirare giù un po' di indirizzi di campeggi e b&b, per sicurezza

lunedì 26 maggio 2008

all'ultimo momento le cose vengono meglio

comprare la luce anteriore
spostare la luce posteriore da puffetta
montare la borsa da manubrio (dove metto il contachilometri?)
spostare il portapacchi dal ferro
trovare il dado che si è tratto dal bullone del portapacchi
tagliare le stecche della tenda (ebbene sì, tenda)
cercare indirizzi di campeggi e b&b
stampare le mappe
comprare il biglietto del treno

ho solo una sera per fare tutto.

domenica 25 maggio 2008

il buco sotto il sedere

vista la previsione di pioggia (tanto per cambiare: piove da due settimane), oggi giro breve, giusto per collaudare la sella nuova. 37 km tirati a 35 kmh, almeno così servono a qualcosa. tra l'altro giusto in tempo, appena rientrato in casa è ripartito il diluvio.
la sella è effettivamente comoda, anche se mi aspettavo di meglio. ho l'impressione che per dare spazio al buco centrale abbiano allargato i fianchi, spostando la zona di pressione e basta. so che una prova di un'ora non è significativa, ma ho l'impressione che vada comunque meglio di quella vecchia, per cui partirò con questa. male che vada, la cambierò in viaggio.

se non smette di piovere mi sa che cambio destinazione.

venerdì 16 maggio 2008

passo penice

non ho ancora capito se è una follia pure questo, ma secondo me ci si riesce. peccato che questo fine settimana sia prevista pioggia.
passo penice
114 km

domenica 11 maggio 2008

giochiamo a fare sul serio?

è arrivato il momento di vedere se le gambe ci sono davvero o se è tutta un'illusione.
passo del mercatello
130km
sembrano tanti, ma la metà sono di discesa. però i primi 60 sono di salita, neh.
come dice pippo: la cosa strana di una salita è che se la guardi dall'alto sembra una discesa.
come dico io: la cosa bella di una salita è che quando non ce la fai più giri la bici e vai in discesa.

cosa non fa un genovese per risparmiare

milano-genova
173 km
sì lo so che milano e genova sono più vicine di così, ma non posso mica andare in autostrada con la bici (anche se la serravalle in discesa sarebbe un'esperienza non da poco). e poi bisogna attraversare milano, attraversare genova... insomma fidatevi. e poi in autostrada non capita di trovare una trincia semovente che va in retromarcia a 33 all'ora esattamente sul tuo percorso. per capirsi, una trincia semovente è una cosa che sembra un trattore ma è grande tre volte tanto, non si capisce perché ma ha il cofano dietro, e va in giro sulle statali con una jeep col lampeggiante che le apre la strada. questo significa che le macchine la seguono a distanza e la superano con prudenza, che non si ferma (non rallenta nemmeno) agli stop, che tiene una velocità assolutamente costante, e che se ne frega se un pirla in bici la segue per quindici chilometri.
detto questo, centosettanta chilometri non sono poi così male. da milano a pavia è tutto in leggera discesa, e tra tortona e serravalle è anche una bella zona, la statale corre proprio nella piega tra la pianura e la collina. in effetti ci dev'essere un punto dove la pianura smette di essere pianura e diventa collina... bene, è lì.
la salita dei giovi è una bufala: si e no tre chilometri, senza tornanti né strappi. magicamente dall'altra parte c'è una discesa niente male, lunga, non troppo ripida ma divertente.
genova, arrivando da bolzaneto, sembra la città più brutta del mondo.

mercoledì 7 maggio 2008

borsa da bici

giusto per conservare il link utile. è la borsa da bici che mi sono costruito l'anno scorso, preziosissima.

lunedì 5 maggio 2008

milano-genova

milano-genova
10 maggio
167 km
non ce la farò mai.

sabato 3 maggio 2008

milano-desenzano

milano-desenzano
4 maggio
135 km
la sella dura è decisamente meglio. non è che non si senta, eh... però schiaccia nei punti giusti, e non in quelli sbagliati. ora devo decidere se comprarne una seria o andare avanti con questa di recupero.
fino a crema la tappa era la stessa identica di venerdì scorso, ma già dopo peschiera borromeo ho capito che sarebbe stata dura: ho avuto il vento contro da milano a montichiari. da impazzire. datemi tutte le salite del mondo, ma non datemi il vento contro. ad ogni rotonda ho dovuto lottare contro il desiderio di fare tutto il giro e tornare indietro. immaginavo la spinta del vento alle spalle, sarei tornato a casa in un amen... invece no! duro e puro e pirla fino in fondo! alla fine ho pedalato a una misera media di 22 kmh, ma mi sembrava di andare anche molto più piano. ho fatto lunghi tratti con il 42, da vergognarsi. però ho fatto attenzione ai battiti, e sono riuscito a non superare quasi mai la soglia, e stare su una media di 145 bpm.
tutto sommato sono soddisfatto, direi che le gambe ci sono, i prossimi tre wend di allenamento e qualche sera in piscina (abbronzatura ridicola permettendo) faranno la loro parte, il resto dell'allenamento, come sempre, si farà viaggiando.

post-umi

bruciano, le braccia e le gambe. ogni volta che ci sfrego contro qualcosa (le lenzuola, per esempio) mi ricordo quanto sono stato idiota. ora sembro un pinocchio a rovescio: tutto rosa con gambe e braccia rosse.
oggi niente piscina, fondamentalmente perché è improponibile che io mi denudi in pubblico in queste condizioni.
domani vorrei tornare a pedalare. per non peggiorare la situazione ho comprato un body nuovo, con le gambe che arrivano sotto il ginocchio. in cabina di prova sembrava la comodità assoluta, senza elastico alla coscia. per le braccia, non vedo altra soluzione a una maglietta con le maniche lunghe. tristissimo.
ho sempre più voglia di una bicicletta nuova. dopo vent'anni dalla nascita del bicio, mi sembra che sia arrivato il momento. e chissenefrega se non me la posso permettere.

giovedì 1 maggio 2008

milano-piacenza

milano-piacenza
2 maggio
120 km
inizialmente doveva essere milano-parma, poi una piccola crisi intorno al chilometro 70 mi ha ricondotto a più miti consigli. come prima uscita della stagione però non è male, considerato che l'intenzione era quella di saggiare la resistenza alla sella; quindi fare tante ore, più che tanti chilometri.
tappa assolutamente piatta, sia morfologicamente sia paesaggisticamente, resa gradevole dal cielo leggermente velato, che non mi ha però evitato una sana scottatura da magûtt. meritatissima: lo so che in bici ci vuole la protezione solare! pirla che sono.
il cuore ha decisamente bisogno di allenamento, sono rimasto sui 150 battiti e 29 kmh fino a crema, poi il fondo ruvido del drenante ha cominciato a darmi fastidio, mi sono incaponito a raggiungere quel ciclista là in fondo, sono passato a 31 kmh, e tac! è schizzato subito a 160 battiti, con alcune puntate ben oltre il limite. credo sia questa la causa principale della crisi che ho avuto subito dopo, da cui mi sono ripreso abbassando l'andatura a 23 kmh e mangiando le due barrette (da evitare in futuro, non danno nessuna energia, sono solo un riempitivo) che avevo con me.
dopo cremona è andata decisamente meglio: la focaccia farcita, il pezzo di pizza e la pausa hanno fatto il loro dovere e sono arrivato a piacenza allegramente ai miei 29 kmh, mi sa che ormai è la mia andatura. solo che per ora i 144 bpm a 31 kmh sono un ricordo di gioventù... vedremo se per fine mese, data della partenza, miglioreranno un po'. sono fiducioso.
devo provare a scambiare le selle del bicio e del ferro. quella del bicio sembra più confortevole, ma schiaccia il perineo, con ovvi risultati. quella del ferro è dura come il legno, ma appoggia correttamente sugli ischi (non ho idea se il plurale sia corretto). alla prossima uscita provo.
domani piscina, domenica altra uscita da decidere.