domenica 30 giugno 2019

tappa 3 - Ste Marie de Cuines - Bourgoin-Jallieu

oggi non farò una buona pubblicità a Garmin. ieri il navigatore (quello che tengo attaccato alla bici, che mi dà il percorso, la temperatura e tante altre cosine più o meno utili) si è bloccato. fermo a 59 km all'arrivo, 38 gradi, eccetera. non potevo nemmeno spegnerlo, ho dovuto aspettare che si scaricasse del tutto la batteria, per farlo ripartire. per fortuna i percorsi li ho anche sul telefono, ma mi devo fermare per guardarli.
oggi non sono riuscito a far partire il live tracking. qualcuno mi ha chiesto se avevo preso un giorno di riposo, invece ho passato la prima ora e mezzo di tappa a cercare di farlo partire, poi ho dovuto rinunciare. mi dispiace molto per chi lo aspettava, alla fine penso che sia un problema del server di Garmin, perché il mio GPS si collegava correttamente al telefono, e funzionava tutto, tranne il live tracking. spero che domani si risolva da solo.
per il resto, una bella discesa fino a Chambéry, le montagne della Savoia sono bellissime, praticamente dei boschi verticali enormi, sormontati da impressionanti faraglioni di granito. e sotto, campi di grano.
dopo Chambéry ho trovato la ciclabile che portava al lago di Bourget, dove ho mollato la bici in riva e mi sono tuffato, vestito. è stato uno dei due momenti migliori della giornata. l'altro è stato quando ero ormai preparato ad affrontare il col du chat, perché il tunnel che lo attraversa è vietato alle bici, e invece ho scoperto che accanto al tunnel delle auto c'è n'è un altro più piccolo, per le bici. 500 metri di dislivello e non so quanti km risparmiati. e nel tunnel faceva un bel fresco...
arrivato dall'altra parte si è finalmente resettato il navigatore, e ho scoperto che c'erano 41 gradi. la temperatura non è mai scesa. mai.
la ciclabile del rodano (ViaRhôna) è molto bella, a tratti ance ombreggiata, ma oggi non c'era modo di di godersela, la valle del Rodano
a fine tappa ho sentito fresco, ho guardato il GPS e diceva 38 gradi. un bel fresco, in effetti.
ora è coperto, spero che finalmente stia cambiando il tempo, sarebbe ora.

giorno 3
pedalati 160km (337 totali)
dislivello 857 (3440 totali)
raccolti 1330 totali (675 km donati)
bevuti 6.5 litri
fatta pipì due volte.









era un forno. ho fatto un altro bagno in una spiaggia su un'ansa del fiume, ho fatto un pisolino all'ombra di un enorme betulla (credo), ho chiesto da bere a una famiglia che faceva il bagno nella loro piscina gonfiabile in giardino, e i bambini si sono molto divertiti a spruzzarmi con le loro pistole ad acqua, ma gli ho rovinato il divertimento perché ero molto contento di lasciarglielo fare.

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sabato 29 giugno 2019

giorno 2: Avigliana - sainte Marie de Cuines

primo giorno di ciclismo VERO. la valle Susa è assolutamente piatta, senza panorami particolari, solo l'elenco di nomi conosciuti per la loro lotta per preservare il loro territori dalla costruzione della TAV.
a Susa, devo decidere se prendere il treno (un'opzione che ho seriamente considerato ieri, per il caldo), scalare il Moncenisio dalla statale, o prendere la strada di Novalesa, una valle secondaria a traversata dalla strada antica. scelgo questa. oggi fa fresco, il cielo è coperto e ci sono 25 gradi. im più, il percorso è leggermente più lungo, cosa che *dovrebbe* significare pendenze minori. Novalesa sembra un antico paese di case in pietra che una volta erano casa, stalla e fienile insieme, con cartelli che invitano a visitare affreschi antichi, un'abbazia e altre attrazioni. non visito, salgo.
subito dopo, i più terribili tornanti che abbia mai fatto. penso di averne contati nove, ammesso che riuscissi a contare. oltre il 13% non riuscivo a tenere giù la ruota anteriore, e non riuscivo a far girare i pedali. lo ammetto, sono sceso tre volte a spingere. non l'avevo mai fatto prima, ma non avevo scelta.
dopo il paese di Moncenis, qualche chilometro di discesa ha sprecato 150 metri di dislivello, ma mi hanno fatto piacere. tornato sulla strada principale, ho trovato parecchio traffico, soprattutto moto custom e chopper.
la salita non è dura, ma non finisce mai. e quando pensi di essere in cima, è solo un'illusione, c'è ancora da salire.
sul passo faceva freddo, mi sono messo smanicato e mantellina, ma dopo un chilometro mi sono dovuto fermare a toglierli: c'erano 41 gradi dal lato francese! e con il vento contro! per fortuna era tutta discesa fino alla fine (tranne una deviazione immeritata a Modane) e ho fatto delle belle velocità in discesa, anche controvento.
sainte Marie de Cuines è solo un municipio, una chiesa e un po' di villette sparse, tenute lontane da ampi, curatissimi prati. un solo ristorante, mediocre, in pratica un pub con solo tre semplici piatti. quando gli ho detto del viaggio è della raccolta fondi mi hanno offerto un genepy fatto in casa. non mi dispiace andare a dormire alle 10.

giorno 2
pedalati 152km (177 totali)
dislivello 2209 (2583 totali)
raccolti 1196 totali (596 km donati)
bevuti 6.5 litri
fatta pipì una volta.

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venerdì 28 giugno 2019

primo giorno, o meglio, prima mezza giornata di bici. sembra come tre giorni distiniti: la mattina al lavoro, il pomeriggio in treno e la sera in bici. inutile dirlo, faceva un caldo incredibile. lo sanno tutti e siamo tutti stufi di sentirlo dire, ma lo voglio scrivere solo per documentarlo: fa caldo.
il piano era di scalare la Sacra Di San Michele da Avigliana, poi procedere fino al colle Braida e scendere dall'altro lato. la salita inizia facile, un 6% per 6 km. caldo, ma tutto all'ombra nel bosco, e regolare. poi, a metà saluta, un'illusoria discesa, poi la parte dura. 9% fisso per altri 6 km, senza mollare mai. e caldo. così quando sono arrivato alla sacra, non me la sono sentito di fare gli altri 2km fino al colle, ma allora sono andato a godermi il panorama, e sono ridiscesa dalla stessa parte.
Avigliana è un paesino, vicino al lago ma non ci si affaccia. così il lago è circondato da boschi e da ristoranti, e club di vela. potrebbe essere carino, ma ma da l'idea che qui non sappiano bene cosa farsene.

giorno 1
pedalati: 25km
saliti: 574 m
raccolti: 1122€ (561 km donati)

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