lunedì 20 novembre 2017

il sorpasso

"per guidare in India servono tre cose: una buona fortuna, dei buoni freni e un buon clacson".questa è la filosofia del nostro autista. e tutto sommato, se siamo arrivati a Pushkar senza un graffio, deve averli avuti tutti e tre. per strada succede di tutto: gente a piedi in autostrada, apecar che trasportano carrozzerie di camion, capre cani cavalli mucche maiali cammelli che pascolano indifferenti ai clacson e alle frenate. moto con intere famiglie a bordo, compresi i bambini piccoli (rigorosamente con gli occhi truccati), tenuti appesi a sbalzo da madri avvolte nel sari. qui pare che i turbanti siano molto più apprezzati dei caschi. non solo:pare che chi sorpassa contromano in curva invadendo la corsia opposta possa vantare diritti di precedenza a noi ignoti. di sicuro sono tutti molto attenti a evitare le mucche, che attraversano la strada con flemma bovina, impegnate ad andare dove loro sanno, e noi no. un po' perché sono grosse, un po' perché sono sacre, ho l'impressione che se l'autista dovesse scegliere se investire una mucca o una famiglia in motocicletta, la mucca sarebbe comunque salva.
altra scoperta della giornata è che alcuni alberghi, e anche gli autogrill (niente più che cubetti di cemento con qualche tavolo mal pulito e le menthos sul bancone) hanno una zona riservata agli autisti. anche il nostro albergo di Jodhpur aveva un dormitorio per gli autisti, dove dormiva anche il nostro.

valeva il viaggio: le pompe per l'acqua azionate dai motori delle apecar, che pescano l'acqua dal canale per lavare le moto ai bordi dell'autostrada.

Nessun commento: