venerdì 15 agosto 2014

Portland (souvenir)

portland sembra molto bella. sembra, perché non ne abbiamo visto molto. Francesca abita fuori città in un posto ameno che si chiama happy valley, ma che non ha nessun collegamento pubblico con il centro, per cui abbiamo girato solo un po' il centro approfittando del passaggio di una sua amica. a pranzo ci hanno portati in un ristorante italiano (!) che se la gioca con un ristorante Italiani in Italia. personale italianovero, e pure simpatici. il cameriere che ci ha serviti, Andrea, suina in una band e verrà a Milano in ottobre, gli ho consigliato di contattare il bellezza, sono curioso du sentirli. bel pomeriggi siamo andati in giro liberi. l'impressione è di una cittadina rilassata, piena di giovani e di homeless, di birrerie e gente che suona per strada. davanti al museo c'è un pianoforte rosa, con sopra scritto play me, I know you'd like to. una ragazza suonava da sola, cantando a occhi chiusi.
per l'aperitivo sul fiume ci hanno raggiunti due amiche di Francesca, l'argomento di discussione è sempre il burningman. chi lo conosce lo teme, ci sono molti preconcetti, oppure lo ama perché ci è stato.
la sera siamo stati a casa di kathy, che ha la madre bolognese e il marito costruttore. una casa da sogno, con un giardino a gradoni con tanto di gazebo in legno con un braciere in granito al centro. peccato solo che tutti i barbecue e i caminetti qui siano a gas. ok, è più sicuro e più comodo, ma vuoi mettere?
anni fa avevano una exchange student italiana,
che è stata coinvolta in una sparatoria in centro mentre usciva da una discoteca e si è presa sette proiettili, due sue amiche sono morte.
portland è bellissima e dà l'idea di essere molto civile e con una bella vita notturna. ma è sempre America. mi chiedo da quante armi siamo circondati, mentre passeggiamo...

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