giovedì 10 novembre 2011

kollam-alapunzha


tutta la giornata trascorre in traghetto, da Kollam ad Alapunzha, navigando nelle backwaters, laghi e canali che scorrono lungo la costa per centinaia di chilometri.
aspettando la partenza chiacchiero con uno dei battellieri, che mi dice che con la crisi economica in europa, loro hanno meno turisti. mi chiede se so qual è il motivo della crisi, ma io non me la sento di affrontare il discorso con un battelliere indiano, mi imbarazzerebbe minimizzare e non voglio fare il sapientone spiegandogli dettagli che non capirebbe. così gli dico che è complicato, e lui coglie la palla al balzo: dice che effettivamente è una situazione da cui è complicato uscire. i governi europei si sono indebitati troppo, hanno contratto prestiti emettendo buoni del tesoro per pagare il benessere che la popolazione chiede, invece di spendere solo quello che avevano si sono indebitati fino al collo. ora nessuno sa come saldare il debito, e né le banche né gli stati si prestano più soldi tra loro, perché non si sa chi è indebitato con chi, chi è in grado di onorare i debiti e chi no. così tutta l'economia si ferma, in attesa di una soluzione che nessuno conosce. dice che in india invece il governo spende solo quello che incassa di tasse: avranno le strade piene di buchi, ma la loro economia è sana. rimango senza parole, riesco solo a dirgli che è esattamente così. ho appena ricevuto una lezione di economia internazionale da un barcaiolo indiano. forse è vero che abbiamo da imparare dalle economie emergenti. tutto sta a vedere se loro saranno capaci di non imparare da noi, di non commettere i nostri stessi errori.
anche se ci fermiamo solo per il pranzo vediamo spettacoli che valgono il viaggio in barca: villaggi di pescatori, risaie, muche, uccelli e barche a remi che trasportano di tutto. assistiamo perfino a una specie di transumanza di anatre. tre pastori su tre piroghe, che governano uno storbo di migliaia di anatre. sembrano ancora troppo giovani per volare, o forse gli hanno tarpato le ali. la "mandria" è troppo estesa per riuscire a fotografarla tutta.
avvicinandoci ad alapunzha incontriamo sempre più kettu vallam, le case galleggianti costruite sulle vecchie barche per il trasporto del riso. alcune sono enormi, altre più piccole e caratteristiche. l'impressione generale è di un lusso insensato. i passeggeri che vediamo sono quasi tutti indiani o, all'apparenza, russi.
il viaggio trascorre tranquillo, non fosse per il fatto che cristina non sta bene. nella cena di ieri qualcosa le ha fatto male, dev'essere stato il riso, che è l'unica cosa che io non ho toccato. il pesce era decisamente la scelta giusta!
arrivati, schiviamo la folla di procacciatori di camere, questa volta davvero fastidiosi, e troviamo facilmente la guesthouse governativa che avevamo prenotato, ed è la prima stanza veramente bella e pulita da quando siamo arrivati in india. questo governo comunista del kerala mi piace sempre di più. decidiamo di approfittare e fissiamo una notte in più, ne approfitteremo per fare una gita in giornata a kochi, domani.

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