venerdì 11 novembre 2011

alapunzha


ogni tanto il viaggiatore si consente un momento di sprovvedutezza. sono i momenti in cui si abbassa il livello di attenzione, ci si distrae nel presente e si dimentica il futuro. un viaggio senza prenotazioni è fatto di molto futuro e un po' di presente. tutto sta nel trovare il giusto bilanciamento tra i due. godersi quello che si sta facendo, il luogo in cui si è, e non perdere d'occhio l'esigenza di proseguire in viaggio, di pianificare la prossima mossa. di non perdere il treno, insomma.
ieri, arrivati ad alapunzha, avevamo deciso di prenderci un giorno di riposo, e di approfittarne per andare in treno a visitare fort cochin, 100 km più a nord. un0'ora di treno. ieri sera siamo anche andati in stazione a chiedere gli orari dei treni, e l'impiegato aveva snocciolato una serie di orari che ci avevano convinti che ci fosse un treno ogni mezz'ora. stamattina abbiamo fatto colazione con calma, al risotrante dell'albergo accanto al nostro. con calma e tempi lunghi, alle dieci, arrivati in stazione (nel nulla a 3 km dalla città) abbiamo scoperto che l'ultimo treno della mattina era partito mezz'ora prima, e il primo del pomeriggio era troppo tardi per visitare cochin e rientrare. incazzatura, malumore, delusione di conseguenza. torniamo in città, giriamo come topi in gabbia e prendiamo, a piedi, la via della psiaggia, sottovalutando caldo, umore e distanza. una giornata da buttare. la salviamo rifugiandoci in un ristorante per occidentali sulla spiaggia, dove mangiamo bene e troviamo anche birra di qualità. ci rilassiamo, recuperiamo il buonumore e un tuctuc, e torniamo in centro a cercare un internet e a comprare un po' di spezie.
almeno abbiamo i biglietti del treno di domani per coimbatore. la nostra dose di futuro è assicurata.

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