giovedì 3 giugno 2010

lubiana-novo mesto

o il battesimo dello sterrato
tappa splendida. parto sotto la minaccia della pioggia, le previsioni danno temporali. il bello dei temporali, rispetto alla pioggia, è che sono piccoli e si muovono velocemente, per cui può sembrarti di giocarci a rimpiattino per mezza giornata, e non sai se ne uscirai zuppo o perfettamente asciutto. in ogni caso mi preparo al diluvio. l'importante è partire con l'asciutto: salire in sella già bagnati è molto più spiacevole che non bagnarsi mentre ci si è già scaldati pedalando.
l'uscita da lubiana è facilitata da una ciclabile che è poco più di una riga tirata sul marciapiedi, ma almeno c'è (cosa che in italia è raro poter dire).
dopo pochi chilometri lascio la statale e mi avventuro in una stradina secondaria, per fortuna qui le strade sono tutte segnalate molto bene, e non corro il rischio di avere dubbi sul percorso. la strada sale come da programma, ma d'un tratto, la sorpresa: terra battuta. non male, come sterrato, liscio liscio e leggermente in salita, ma sempre sterrato è. sono molto contento di aver cambiato le gomme, con quelle lisce da corsa sarei dovuto tornare indietro. invece vado avanti per sette chilometri nel bosco fitto, non passa una macchina, piove e lo sterrato è bagnato, ma son tranquillo. c'è profumo di funghi, sopra gli alberi sono faggi e larici, sotto ci sono lamponi e felci. scollino a 490 metri, e la discesa non è bella come la salita: la strada è più ripida e piena di buche e di rocce affioranti. per fortuna non prendo troppa velocità e mi concentro sull'evitare le pietre più grandi, il ghiaino smosso e le buche, soprattutto quelle piene d'acqua: non si può sapere quanto sono profonde, e dentro potrebbe esserci nascosto il mostro mangiagomme, che non lascia scampo.
arrivo all'asfalto giusto in tempo per prendermi una bella lavata, mi riparo sotto la tettoia di un contadino, il cui cane mi abbaia due volte poi si acquieta.
la scelta del percorso è azzeccata: da lì in poi è tutta discesa lungo il fiume krka, fino a novo mesto. a zuzemberk mi fermo a vedere il castello, sono fortunato: una comitiva di austriaci sta uscendo, e il guardiano mi dà due minuti prima di chiudere, è simpatico e facciamo due chiacchiere. ogni volta che sentono che sono italiano, la risposta è sempre la stessa: ah, italijani, milenovecientoquaranta e tre, komunisti, fascisti, bum! bum! sì, è vero. c'è stato l'otto settembre, qualche anno fa. magari poi sono successe anche altre cose, eh. ma vabbé.
novo mesto è una delusione: cittadina fondata dal nulla da un imperatore austroungarico che doveva lasciare un segno per non essere dimenticato, ha provato a dare il suo nome alla città, ma è sempre rimasta la città nuova, novo mesto. è in una posizione splendida, al centro di una profonda ansa del fiume, come lubiana. ma non è lubiana. è anonima e triste.

lubiana-novo mesto

76,91 km
3h 49'
20,10 km/h medi
484m dislivello
141 bpm medi

5 commenti:

silvia* ha detto...

ohi, il numero di km fatti è di molto aumentato. il bosco ti ha protetto dalla pioggia?

ilmatte ha detto...

e aumenterà ancora! in pratica mi sto ancora allenando...
sì, un po'. ma più che la pioggia temevo i fulmini. dicono non sia saggio stare nei boschi durante i temporali.

silvia* ha detto...

ma dicono anche di non dormire nelle tempeste... voglio sapere del bar fighissimo di ieri sera!

ilmatte ha detto...

ieri sera ho trovato una pizzeria! sono riuscito a mangiare qualcosa!!!!

silvia* ha detto...

dovevi andare a casa del vecchietto...