venerdì 15 agosto 2014

Vancouver

Viaggio tranquillo, cambio a Londra senza nemmeno il tempo di guardarsi intorno (poco male, conosco già a memoria il terminal 5, peccato solo per il sushi), volo per Vancouver eterno. un momento di eccitazione generale quando le nuvole sotto di noi si sono aperte per lasciar vedere gli infiniti ghiacciai della Groenlandia. fa effetto vedere una terra così lontana e desolata, senza un minimo di punti di riferimento a farne capire le dimensioni. quel crepaccio là sotto potrebbe essere largo un metro o un chilometro, il ghiacciaio potrebbe essere grande come un'autostrada o come tutta la Lombardia...
a Vancouver ci vengono a prendere Marcello e Lina, e comincia l'esperienza della vita con la famiglia italo-canadese. sono affettuosi, divertenti, Marcello parla continuamente e ci indica tutto quello che incrociamo, strade palazzi ponti montagne. di fronte alla città c'è whistler mountain, dove si sono tenuti i giochi invernali nel (metti qui una data a caso). davanti c'è l'Oceano, guai a chiamarlo mare.
domenica pranzo di famiglia al completo, per passare tutto il pomeriggio insieme ci si ritrova alle due, ci si siede a tavola alle tre e ci si alza alle otto. pranzo e cena insieme.
dopocena è troppo tardi per raggiungere Rey alla festa alla spiaggia, Marcello ci porta in macchina a fare il giro di Stanley Park, fermandosi nei punti più belli to take a picture. poi we go on. parlano proprio accussì, mezzo inglese half italian, anzi dialetto napoletano. ci abituiamo al gramelot ed è divertente e utile, nessuno si perde un colpo della conversazione. 

rosa è affascinante, gentile e divertente. vive con jonathan in una villetta a mezz'ora da downtown (it's a shame we don't have an autostrada), ristrutturata da poco e con gusto. ci fa vedere le foto dei lavori, ha fatto quasi tutto lui. sotto l'apparenza minimale e tecnologica, è tutto legno.

il principale argomento di discussione è il mercato immobiliare e quanti milioni costano le case e i maledetti cinesi che arrivano con le valigie piene di soldi e nessuno è più in grado di comprare una casa. 

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