martedì 5 novembre 2013

mumbai 4 (sopravvivere a mumbai)

1. come attraversare la strada
lasciate perdere i semafori, sono un'istigazione al suicidio. il guidatori indiani - soprattutto il tassisti - se ne fregano dei semafori, a meno che non ci siano almeno quattro poliziotti di guardia all'incrocio. e anche in quel caso si fermano ben oltre le (labili) strisce pedonali. per attraversare incollatevi ad un indiano che deve attraversare, standogli sottovento. quando lui va, voi andate. in mancanza di un indiano, guardate le macchine che vanno nella vostra stessa direzione. è probabile,  anche se non certo, che quando c'è traffico dall'altra parte gli automobilisti si fermino. tutto ciò è assolutamente indipendente dal colore del semaforo, per cui cercate di attraversare più in fretta possibile

2. i venditori
essendo evidentemente non indiani, e quindi turisti, e quindi pieni di soldi, e quindi bambascioni, i venditori non vi daranno tregua. anche chi attacca bottone dicendo che non vuole denaro, alla fine ve ne chiederà, o cercherà di vendervi qualcosa. a meno che non abbiate intenzione di comprare, o di essere munifici, non fatevi problemi a essere un po' rudi. il no non basta. fare finta di niente non basta. l'unica cosa che funziona è il gesto con la mano, tipo sciò! preferibilmente con la sinistra. quello di solito funziona, anche se fanno la faccia offesa. attenzione a non farlo per sbaglio,  tipo a un cameriere. il nostro gesto "tutto bene", fatto con la mano aperta con il palmo verso il basso e mossa in orizzontale, per loro significa "vattene". è un po' rude, ma eviterete anche a loro una perdita di tempo con voi. 

3. il cibo
a mumbai e nel sud dell'India il cibo è essenzialmente vegetariano. troverete qualche ristorante "non veg", ma sono pochi e costano di più. quelli più tradizionali sono "pure veg", evitate di chiedere il chicken biryani... il piatti a base di riso (pulao,  biryani,  thali) riempiono molto e nutrono poco,  anche se sono saporiti. soprattutto sentirete presto la mancanza di vitamine. per questo,  oltre a ricorrere ad un integratore, non disdegnate il pezzetti di lime che vi offrono a fine pasto, né i semi di anice, che sono un potente anti-fermentazione (contro le puzzette,  sì). gli indiani mangiano molta frutta durante il giorno, per questo non ne troverete nei ristoranti, ma nelle bancarelle per strada. la frutta è buonissima, molto più che in Italia. scoprirete il vero sapore delle banane, del mango, e di un frutto stranissimo che sembra un carciofo, ma ha una polpa deliziosa che ricorda il sapore della vaniglia.
la migliore bevanda è il latte di cocco. la palma è alta, e le sue fibre sono un ottimo depuratore. fatevi spaccare una noce di cocco da un venditore per strada, e bevetene il succo (rifiutate la  cannuccia). è la bevanda più sana e dissetante che potete trovare.
se vi viene voglia di carne e cedete alla tentazione dei ristoranti all'occidentale, evitate il manzo. in tutta l'India macelleranno si e no dieci mucche all'anno, non mi sembra una buona idea fidarsene. meglio il pollo, che qui è più sano che da noi.

4. la gente
gli indiani sono tanti. tantissimi. sono abituati a stare vicini tra loro. non abbiate paura a camminare nella folla per strada, per loro è normale spintonarsi un po'. se nella calca vedete uno spazio libero, non andateci tirando un sospiro di sollievo, se è vuoto c'è probabilmente un motivo valido. vi piomberá addosso un pullman, o uno stormo di cornacchie vi cagherà in testa. gli indiani ne sanno, fate come loro.

varie
gli uomini sputano. masticano sacchettini riempiti di spezie da venditori di strada, salivano come cammelli e fanno certi sputi da mezzo litro che oltre a fare schifo,  probabilmente sono indelebili. se vedete un uomo che si inclina in avanti, passategli dietro: sta per sputare.

non credetevi furbi a contrattare il prezzo coi tassisti, come dice la guida. siate inflessibili e fategli usare il "meter", il tassametro. diteglielo prima di salire. se rifiuta, prendete un altro taxi. spenderete meno della metà rispetto al prezzo trattato. ma siate abbondanti con la mancia.

altro consiglio per i taxi: scrivere l'indirizzo dove dovete andare su un foglietto è inutile, sono quasi tutti analfabeti, e non conoscono il nomi delle vie. anche le mappe servono a poco, non le sanno leggere.
piuttosto guardate su guglmaps se c'è un punto di riferimento vicino (un ospedale, un tempio o una stazione) e ditegli quello. quando saranno in zona chiederanno aiuto a un passante, che saprà leggere e conoscerà la via. quindi fatelo, quel bigliettino.
p.s. scaricate la mappa offline sul telefono, è comodo.

se vi sedete da qualche parte per un po', tipo a riposarvi all'oval maidan guardando le partite di cricket, qualcuno si siederà vicino a voi e vi chiederà, nell'ordine: da dove venite (what's your good country, sir?), che lavoro fate (business), dov'è la vostra famiglia,  in che albergo alloggiate, quanto pagate la stanza e se vi piace l'india. poi vi ricorderà che Sonia Gandhi è italiana, vi saluterà gentilmente e andrà via felice. è solo inoffensiva curiosità, approfittatene per restituirla e fare le vostre domande. e trovare il coraggio di darvi delle risposte.

se improvvisamente vi trovate in un posto dove ci sono più di due turisti occidentali oltre a voi, avete sbagliato posto. siete in India, state con gli indiani, cribbio!

un'ultima considerazione: a mumbai non esiste il suono delle sirene, né della polizia né delle ambulanze. qualunque cosa significhi, fateci caso.

*questo post verrà integrato con eventuali nuovi consigli

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