lunedì 14 giugno 2010

mostar-makarska


non mi faccio illusioni né sulla discesa né sul fresco: mostar è solo a 50m di altitudine, e il mare è a 50 km. armato di pazienza parto dopo un'abbondante colazione, qui fanno le brioche con la marmellata di visciole (visnja), che sono una delizia, ma bisogna andare a prendersele al panettiere perché i bar fanno solo il caffé.
dopo la vallata di mostar la neretva si infila di nuovo in una gola, anche se più larga di quelle di ieri, e il vento si fa sentire ma non mi infastidisce, è come se avesse cambiato odore e mi attira. finalmente vedo i primi gabbiani, il mare si avvicina... pedalo allegramene fino a opuzen, un paesino di pescatori nel largo estuario della neretva. mentre entro in paese vedo che sto compiendo il millesimo chilometro, esattamente nel momento in cui sono nel punto più a sud di tutto il viaggio. il vento che fino ad ora ho avuto contro mi aiuterà nella risalita verso spalato? mi fermo a mangiare a ploce, so che sono solo a metà tappa e anche se sono sul mare non è ancora finita. la costa qui è molto alta anche se poco frastagliata, e la strada non è tutta in riva al mare come la cartina farebbe pensare. a solo 100 m dalla costa ci sono montagne che passano i 1000 metri! il bello della dalmazia è questo, che ha spiagge bianchissime e acque tranquille protette dalle isole. per questo i boschi scendono fino a un paio di metri dall'acqua, il verde si rispecchia nell'acqua. sono cambiati i profumi, invece degli abeti sento il ginepro e la resina dei pini, invece dei piccioni i gabbiani. non sono ancora a spalato ma sono già felice di essere sul mare, è già un traguardo raggiunto.
la partenza da trieste sembra lontanissima, eppure sono solo due settimane. il cambio del tempo la fa sembrare ancora più lontana. per dare un'idea, avevo azzerato l'altimetro sul molo a trieste, ora che sono di nuovo sul mare dovrebbe segnare 0 ma dice che sono 361 metri sotto il livello del mare. di tanto è salita la pressione. non so cosa significhi, ma mi diverte.
decido di lasciare la statale ogni volta che c'è un paesino in basso sulla costa, per vederli (dopotutto sono anche un turista) e per stare più in basso possibile. purtroppo mi frego da solo: a Igrane non trovo la strada per tonare sulla statale, che nel frattempo si è alzata di 150 metri. per recuperarla devo scalare una rampa durissima, mi devo fermare più volte a riprendere fiato e ogni volta ripartire è una sofferenza. quando arrivo alla statale sono così esausto che per dare precedenza a una macchina in arrivo mi sbilancio, metto giù un piede ma il bagaglio tira giù la bici di lato, cerco di tenerla in piedi e mi slogo un dito. che idiota. la lezione del giorno è che se tu sei in piedi e la bici vuole cadere, lasciala cadere. tanto di graffi ne ha già in abbondanza.
makarska è abbastanza piccola per essere piacevole e abbastanza grande per trovare quello che si ha voglia di fare, mi fermerò qui qualche giorno, a spalato ci andrò solo per prendere il traghetto.

mostar-makarska
127 km
6h 4'
20,93 kmh medi
871 m dislivello
138 bpm medi

2 commenti:

silvia* ha detto...

e intanto, buon compleanno matte!!

BOB ha detto...

Bellissmo viaggio, bellissimo il racconto! complimenti!

ciao