mercoledì 10 giugno 2009

il giro delle streghe

a triora avrei voluto andarci da tempo. ma ogni volta che sono a sanremo vado in barca, e mi rimane in mente la curiosità di andare a vedere quel posto, con le leggende delle streghe e le case di pietra. ci voleva un fine settimana di brutto tempo, troppo brutto per le crociere ma non per i corsi, e allora eccomi con la bici nel bagagliaio, e una cartina in tasca. la nuova ciclabile fino ad arma di taggia è veramente bella, ovviamente un po' troppo trafficata di tricicli e roller per i miei gusti, ma è bella larga e ci si passa comunque. il tracciato della vecchia ferrovia è perfetto per le bici: in riva al mare, senza salite o curve brusche. sei chilometri perfetti per scaldarsi in santa pace, e ha liberato quel pezzo di aurelia dai ciclisti.
la valle argentina è bella, non ripida ma selvaggia, con il torrente sassoso che serpeggia tranquillo in basso. poi sale, la strada attaccata alla roccia e poi nascosta nel bosco, fino a molini di triora. rispetto al levante qui sembra una natura diversa, più rigogliosa, meno coltivata. come se i boschi qui non fossero mai stati toccati, gli olivi sono solo sul mare e non se ne sono allontanati. dopo molini si fa sul serio, si sale di mille metri in tredici chilometri ma è tutta nel bosco, all'ombra. mi piacerebbe saper riconoscere gli alberi per sapere che dai lecci si passa ai castagni, poi dai castagni ai nonsocomesichiamano, poi finalmente agli abeti, a mille metri. lì la strada spiana ma è piena di buche, il vento è freddo e consiglia di coprirsi, anche perché una volta scollinato il langan la discesa è ripida e stretta, e il vento di ponente infilandosi nella valle si è raffreddato. ma la vista è impagabile: si esce dal bosco in cima al colle, e si scende tra le radure dei pascoli. quando la strada si allarga è una gioia, scendere a cinquanta all'ora senza fatica, verso il mare.

colle del langan
km 91
4h 5m
22,17 kmh
dislivello 1447 m
150 bpm medi

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