sabato 13 giugno 2009

il battesimo dell'asfalto

mi ci sono voluti vent'anni e dieci viaggi in bici, per assaggiare l'asfalto. e quattro chilometri da casa. che poi è impressionante come nello spazio tra la sella, il cofano di una punto e l'asfalto si riescano a pensare un sacco di raffinatezze, tipo: ecco ora se mi faccio male non posso piü finire il viaggio (in svizzera le tastiere non hanno la u con l'accento, contentatevi neh), ma se non mi faccio abbastanza male poi lunedi' mi tocca tornare a lavorare, e riprendere in mano quel progetto che avevo così elegamtemente rifilato. anzi no: se mi si rompe la bici e io non mi faccio male il viaggio salta proprio, ci rimetto la bici che ormai ha vent'anni e vaglielo a dire che per me non vale solo cinquanta euro come per l'abruzzese della fiera di senigallia. il primo istinto è di controllare che le ruote girino dritte. poi di stare in piedi. poi di riuscire a far girare le caviglie e appoggiare le mani al manubrio. poi è partita la raffica di insulti. e visto che un cancro al culo non si nega a nessuno, gliel'ho augurato di cuore. solo qualche botta e graffio, niente di grave. la bici è stata protetta dai bagagli, e in dieci minuti sono ripartito. mi ci sono voluti una ventina di chilometri per smaltire l'adrenalina, durante i quali ho maturato il giuramento di non fare mai più viaggi (ho trovato come si fa la ù, gioite) che comprendano pezzi in italia.
finalmente la civile svizzera, culla della democrazia e dei rifugi antiatomici, e delle piste ciclabili. il rispetto per il ciclista è totale, se uno vi fa il pelo potete star sicuri che sia un italiano.
nella vallata tra ponte tresa e il monte ceneri mi si attacca uno svizzerotto panzone e ciclista, in salita non riesce a starmi dietro ma in discesa (eh perchè son pesante, dice, senza pensare che io ho i bagagli) mi riprende, e mi attacca il bottone. ma dove vai ma dove vieni ma dove dormi ma quanti bagagli. poi in cima al monte ceneri (l'ho staccato di cinque minuti abbondanti) nota la maglietta con il percorso, e si illude che siamo in tanti... un altro. no. son da solo. io pedalo da solo. è così difficile da credere?

km 121
5h 27m
22 kmh medi
63 kmh max (la discesa del monte ceneri non era così terribile, ma bella ripida)
dislivello 949 m
battiti medi 155
battiti max 183 (l'adrenalina dell'incidente, immagino)

1 commento:

ginocchiaapunta ha detto...

l'avventura inizia alla grande..
:)