domenica 29 giugno 2008

altro che idro-spin

rapallo-piacenza, 160 km
da rapallo non si va da nessuna parte. per andare a portofino bisogna passare da santa margherita. per andare a genova bisogna passare da recco. per andare a piacenza bisogna passare da chiavari. e per arrivare a chiavari bisogna farsi la salita di zoagli, non ci sono cazzi. e ovunque si voglia andare, c'è da partire in salita, che non fa bene alle gambe né al cuore né alla voglia di pedalare. però poi a chiavari ci si arriva, si prende la val fontanabuona che non sarà bellissima, ma è una lunga salita dolce. già lì mi accorgo che le gambe dell'ultima vacanza ci sono ancora: salgo deciso, viaggio sui 25 all'ora con il cuore che se ne sta lì tranquillo a non fare nemmeno fatica, e questo mi mette un sacco di ottimismo addosso. anche dopo il bivio di ferriere, dove la strada sale tra i castagni verso la scoffera, con curve che conosco bene per averle fatte un sacco di volte in moto. il bosco rinfresca il ciclista, la salita dà un senso alla sua fatica. peccato che il passo della scoffera sia un'illusione, che passo è un posto che quando lo passi la strada continua a salire per dieci chilometri?
finiti i passi e le gallerie, iniziano le nuvole. lo sapevo, avevo anche visto le previsioni. caldo ovunque da una settimana vuol dire temporali in collina, da sempre. e infatti eccoli. risultato: ottanta chilometri sott'acqua, fino a rivergaro. l'acqua violenta offende gli occhi e gli occhiali, non ho speranza di vedere niente in nessun modo, ma alla fine decido che è meglio andare con gli occhiali scuri rigati dall'acqua che con gli occhi chiusi, e mi adeguo a indovinare la riga bianca della strada. per fortuna la valtrebbia è una pista da moto, e l'asfalto è tenuto bene per evitare di dover raccogliere troppi cadaveri. il problema è che i bagnanti fluviali della domenica sono refrattari all'acqua, mica come me che non sono mica fatto di zucchero, e fuggono all'arrivo dei temporali. risultato: tutti in colonna, a chiedersi che cazzo ci fa quel ciclista che li supera a sinistra come fosse una moto, supera pure le moto qualche volta, ma solo perché sull'acqua fa fatica a frenare. dopo rivergaro torna il caldo torrido, mi spoglio e mi asciugo in un attimo con il vento caldo che scende dai monti e mi spinge veloce, con il cambio sul 52/14, a... a... non lo so. il contachilometri è morto per annegamento. gli unici dati per questa tappa sono quelli del cardio:
7h52 effettivi, compesi una coca e due panini con la coppa
145 bpm medi
6365 calorie, subito compensati da una visita al mcd8n41d in attesa del treno... :-P

3 commenti:

Sick Girl ha detto...

ma no come il merd onald... anche se dopo quasi 8 ore immagino che fame ce ne avessi parecchia

ilmatte ha detto...

ho dovuto togliere un po' di punti al mio karma, sennò si montava la testa.

i. ha detto...

25 all'ora ? io sulla valle rossa faccio i nove ...direi che che non ci sono