venerdì 19 settembre 2008

emozione su misura

qualcuno mi ha chiesto perché mi faccio fare la bici su misura. gli amici di martina le hanno detto che ormai ci sono telai pronti di tutte le misure, altezza per lunghezza, basta mettere su i componenti giusti e il risultato è come se fosse fatta su misura. oh, non ne dubito. a parte che non sono sicuro che l'informazione sia ancora valida se sei alto un metro e novanta, hai un'altezza del cavallo da terra di novantun centimetri e un'apertura alare di centonovantasei, sfido chiunque si compri una bici con telaio standard a riuscire a vedere la prima saldatura tra due tubi. che per inciso sono il tubo obliquo e il piantone dello sterzo. vedere quei due tubi con il bronzo della brasatura nel mezzo, appoggiato sul bancone da lavoro accanto agli stessi due pezzi della bici che il telaista si sta costruendo per sé stesso, uguale a parte le misure. c'è una bella differenza, e si che lui non è piccolo. ma visti vicini sembrano babbo e bimbo. chi ha un telaio standard mi dica se è andato dalla macchina che gli salda i tubi, a dirle aspetta, fammelo vedere finché è grezzo. chiamami prima di verniciarlo. farsi mostrare la scatola del movimento centrale, di come la modifica per togliere quella stondatura che non gli piace e farne una punta, molto più elegante. come ci punzona il suo scudetto che è il suo marchio di roconoscimento e che diventerà giallo, qualunque sarà il colore della bici.
un telaio su misura costa. io non pedalo né abbastanza né abbastanza bene per meritarmelo, probabilmente questo sarà l'ultimo che mi faccio fare, ma anche per questo è unico.

1 commento:

ginocchiaapunta ha detto...

e poi un telaio su misura evita quelle infinitesimali imperfezioni nella posizione che alla lunga vogliono dire un dolorino qui, un affaticamento di troppo là e via discorrendo..