domenica 27 luglio 2008

ripista!

ora, non è che io voglia scrivere qui di ogni volta che vado a girare al velodromo. ma almeno le prime due volte sì, me lo concedo perché è il mio gioco nuovo del momento. poi mi stuferò, come mi stufo di tutto.
quindi, due giri di riscaldamento sulla variante, e poi si parte. c'è più gente di ieri, ma anche più convinta. la corsia interna è perennemente occupata da un treno a 35, forse 40 all'ora, e mi guardo bene dall'accodarmi. anche perché finché sto sui 30 vado bene, il cuore resta a 153 e io son contento. ma appena scendo e cerco di prendere una ruota, schizza subito a 160, il cardiofrequenzimetro comincia a fare bipbipbip, interrompe il silenzio del parco riempito solo dal fruscio delle ruote e delle catene, e io mi vergogno come un ladro. ogni tanto comunque qualcuno mi sceglie per mettersi a ruota, io lascio fare, tanto vado per la mia strada alla mia andatura.
il bello dell'anello è che l'abbronzatura è uniforme, un po' di qua e un po' di là, come un pollo arrosto. mi accorgo del caldo solo quando mi fermo alle panchine della variante per un paio di minuti, dopo circa un'ora. già perché anche oggi mi ha fatto male l'anca, dopo quasi un'ora come ieri. ho abbassato la sella di qualche millimetro ed è andata meglio, ma il dolore è arrivato comunque. dopo la sosta è andata meglio, stranamente ho avuto l'impressione che tirando il dolore sparisse, e tornasse quando rallentavo. ho provato due giri tirando a tutta, oltre i 40 all'ora le paraboliche sono uno spettacolo. ma che fatica, da soli...
verso le undici e mezza l'anello si è svuotato, siamo rimasti in quattro. uno si faceva i cazzi suoi sulla variante, e io ho staccato il cardio e mi sono accodato agli altri due, cinque o sei giri a trentacinque, di gran soddisfazione ma avrei gradito qualche cambio. così sembra proprio di andare a scrocco e basta...

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